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Autore versatilissimo, Franco Falasca ha prodotto, oltre ad opere poetiche e racconti, anche poesie visive, fotografie, films super 8 quali LA COSA ADULTA (Roma Praga 1978) con riferimento a Kafka e LA LOTTA DI MASSA (1977-80), il video ATTESA PER STATI EMOTIVI 2 (1995), performances e pieces teatrali come MOTTETTO, al Piccolo Teatro di Palermo, 1986, POESIE E PROSE, al Teatro Agorà di Roma, 1995. Attento e presente organizzatore di rassegne e manifestazioni culturali, nel 1973 ha fondato con Carlo Maurizio Benveduti e Tullio Catalano l’Ufficio per la ImmaginazioneHYPERLINK "../uip/uip.htm" Preventiva, approfondendo da angolazioni provocatoriamente avanguardiste la nozione di letteratura, che come motteggiato in "Una teoria del contenuto e dell' evaporazione" sembra volgere alla pietanza unica dell' "arte-insalata" servita alla tavola imbandita di una cultura definita estremamente "confidenziale" , ospite di una civiltà che bombarda i suoi commensali di informazioni atte più o meno deliberatamente ad un'insalubre "saturazione dell'intelletto".(da "POESIA ITALIANA OGGI")

È così che un'accanita operazione di presentificazione programmatica dell'arte e della società sempre in primo piano, conduce parossisticamente ad uno svuotamento di significato "tra uomo e uomo", poichè "non potendo più a coppie, annotando, scrivere ed essere" si rischia di collassare in "organiche forme nell'indifferenza" (da "VERSO ROMA ROMA IN VERSI").

Spiega l' autore stesso:

"il fatto che per mutare, per cambiare, non occorre far nulla, perché tutto è già in mutazione (non occorre produrre azione ma occorre produrre intuito e sapere) diviene motivo di affettuosa e costipante fascinazione, che lentamente fa scivolare il pensiero nell’incantesimo di questa paralisi confidenziale.

(...)

del resto è difficoltoso far filtrare dal testo artistico presupposti taciti precostituiti, perché essi facilmente sono sommersi o smentiti dalla materia e dai particolari con cui il testo stesso è costruito. "
(da "LETTERATURA DEGLI ANNI OTTANTA")

Se dunque l' "Ispirazione incrocia rivoli di sembianze ebbre" (da "FRECCE E STELLE"), l' altalena atavica tra azione e contemplazione spinge a interrogarsi sulla natura dicotomica della sfera artistica: è "l’impero dei sensi o l’ossessione del vuoto?"(da "ALMANACCO ODRADEK 2003)

Non c'è miglior ritratto di un autoritratto, dunque ecco svelarsi l' autore, avvinto da "Ansie corrotte, quiete d’io ad arte confezionato, scisso." (da "IO SONO IL TITOLO")

Francesca FIORLETTA (giugno 2010)


Una teoria del contenuto e dell'evaporazione

quando parlo con te
il sistema dell’io 
che contiene bassezze
te altro futile
e magie volumetriche
il sistema dell’io
evapora

quelle sbavature di colore lussurioso inutile
comizi di piazza
saggi enunciativi
parole programmatiche
dolcezze del momento
finestre
sale
seni 
spezie
orchidee
cannella
olive

tra uomo e uomo
non c’è significato

con fare amichevole
mi puoi dire che la tua accortezza
è inutile quanto la mia
perché il senso gira vorticoso
all’interno
e solo chiudendo gli occhi
si ha un responso
statistico

nessuno potrà trattenere
i ricordi
le emozioni
banali 
che alimentano la fantasia
spezzettando
disarticolando
eventi ed anti-eventi

arte-insalata

nel circuito
la tensione enfatica
ridimensionata
in foglie
nuvole
automobili
bizzarrìe e perversioni politiche



formiche
macchine da scrivere
un tappeto da tavolo consumato
canne
fiori
mattoni
tazza del gabinetto

so accentuare le mie frasi
i miei scritti
la mia azione politica
il mio sesso
la mia convivialità
una teoria del contenuto e della
evaporazione

capitalismo vince
colloquialità impotente
arte-inutile
perversione sociologica
mega-infantilismo

di passaggi in passaggi
contro la mappa analitica

grafìa lirismo stanchezza

grazie a te che disegni
una mappa
di consapevole idiozìa

l’arte analizza il discorso
attraverso forme logiche

l’ideologia
il progetto segreto
intimistico
quello che fa tam-tam

come può un albero di pero
rappresentare il mondo





da "POESIA ITALIANA OGGI"
(Un'antologia critica degli ultimi poeti:
tendenze e voci significative
nell'attuale conflitto delle lingue e dei segni)
a cura di Mario Lunetta
parte II - I veleni del giocoso
Newton Compton Editori, Roma, 1981




L'interrogazione ironica e disincantata, destinata a mettere in crisi le proprie stesse premesse, presiede a tutto il lavoro di Falasca, "clandestino" e "marginale" per vocazione: e quindi anche questa giocosa-serissima Teoria del contenuto e dell'evaporazione. Costruire decostruendosi, realizzarsi disperdendosi: questa sembra la divisa del poeta totalmente privo di Speranze Ultime, quindi laicamente di/sperato: ma in tutta tranquillità...



 


Che funzione attribuisce alla letteratura?
(domanda di una studentessa del "Copernico"
di Roma

   Questo tipo di cultura o di civiltà, che io definisco “confidenziale”, attraversata da un irreversibile perché vago impulso verso un apparente eccesso di attenzione e di presenza, attua un meccanismo della comunicazione in cui la parola non letteraria è praticata con esiti di contenutismo rozzo, pesante, violento, conformista e confusamente caustico, enunciativo, intimidatorio, etc., elegante o inelegante, il cui fine esplicito od implicito è la saturazione e l’umiliazione dell’intelletto in modo da aggiogarlo e renderlo succube dei presupposti taciti, da quella stessa cultura insinuati nel contesto del sapere spicciolo e del buon (o cattivo) senso quotidiano. La coscienza delle cose e dell’oggetto del discorso, che dovrebbe essere ed a volte è argomento di indagine critica e stimolo relazionale, viene presentata implicitamente come essenza; il fatto che per mutare, per cambiare, non occorre far nulla, perché tutto è già in mutazione (non occorre produrre azione ma occorre produrre intuito e sapere) diviene motivo di affettuosa e costipante fascinazione, che lentamente fa scivolare il pensiero nell’incantesimo di questa paralisi confidenziale.

 


 

 La testualità artistico-letteraria può ancora ignorare questi presupposti perché essa non ha alcuna funzione interna alla società (e se e quando non le si attribuisce alcuna funzione comunicativa o eccitatrice di impulsi o pedagogica o puramente estetica nel senso di ornamentale); del resto è difficoltoso far filtrare dal testo artistico presupposti taciti precostituiti, perché essi facilmente sono sommersi o smentiti dalla materia e dai particolari con cui il testo stesso è costruito.




da "LETTERATURA DEGLI ANNI OTTANTA"
(Scrittori nelle scuole , 1983-84)
a cura di F.Bettini, M.Lunetta, F.Muzzioli
redazione del materiale a cura di Franco Falasca
Edizioni Bastogi, Foggia, 1985








Segmento e sentimento

segmento e sentimento
troppo appropriata logica
sognava lumache e formichine
Hegel di sera
il movimento segmentando
su ghiaiose linee
carri semisfere pietre
trucioli di ferro e piattine
ruggine e basilico
decifrabili segnaletiche
contorte
appunto sognando lumache
e formichine
sui già pensati muri
e sui già pensati muschi verdi
tra reticolati spinosi
cicoria ortiche ed erbe
di periferia
carnose labbra come
verbi coniugati e giochi
pomeridiani al sole rosastro
ellittico
per non sapere che parole
luci scatti etichette
tensioni
accerchiando
decifrabili segnaletiche
non potevano che circoscrivere
conventuali palestre verdi
erbosi occhi pomeridiani
luccicanti
nel circoscritto confine

mescolato a candelabri reti
e contorti cerchioni
più sentimento segmentato
che sentimento osseo e lanoso
simile a donzelletta
sommata ai trasparenti nastri
di celluloide ed a trattenute
timide risate
lenta e meccanica
nel sonnolento multicolore
sfilare
evocativo mnemonico
multicolore
annotando su un quadernetto
quanto la conventuale palestra
verde
nel verde filamentoso e ramificato
non potendo più a coppie
annotando
scrivere ed essere
e tuttavia in quel pulviscoloso
orario
pomeridiano assolato
e riflesso a raggiera
ed assorbito
nei pergolati

uva a chicchi molto nera
nel recitativo azzurro-denso
disperdendo
sui trenini marroni
e sciolta nell'adolescenziale -
nastri e piume
sciolte e multicolori
nel verde-palestra -

sciolta
nel corpo adolescenziale
e in maschile soggezione
nella sera
nelle carnose e didattiche forme
disperdendo
ed a tratti riassumendo
sul muro rosa
organiche forme nell'indifferenza
appeso a riquadri al muro
più che contando facendo
scivolare
nell'indifferenza
le tenere linfe come cipolline
o i canneti
nei contenitori metallici e vuoti
nel vuoto mentale
delle piazze ossee e bitumose
caro mimo dei momenti
linfe e cipolline
e piazze come sintassi
ai canneti malati delle botteghe
delle terraglie delle bigiotterie
dei bar
dell'elettroacustica







da "VERSO ROMA ROMA IN VERSI"
a cura di Mario Lunetta
Lucarini Editore, Roma, 1986

 


DON GIOVANNI

1. Il maschile

Altro itinerario non v’era
al fluire scontento:
sacra incombeva la densa sapienza
ed il tempo irriverente oscurava la malinconia
che né le troppo rosee
grafie
potevano diluire in permanenza
né le grandi finestre sulle cose
ed i segni variabili delle definizioni
tenendo sveglia l’attenzione
alimentavano;
ai coloriti ruscelli od alle vetrate
non s’adattava il disegno
o la fantasia inerte
dei fugaci geni
o le troppo impudiche
baldanze del momento:
oleografiche manovre o
addotte irrequietezze
mal celavano equazioni:
se sei d’esempio non puoi soccombere
ma neanche sapere.
Acquisire nostalgie manovrate
ed accorte
e deciso il punto d’incrocio
ammirare il comignolo di fumo sul verde
e l’equazione del prato:
non è ora forse d’ascoltare:
e l’amico s’ingegna a far
scorrere l’attesa:
sacri e distratti intercalari.

2. Il femminile
Altro itinerario v’era al fluire
scontento:
dissacrante incombeva la nostalgia
che oscurava l’inerte sapienza
e - contestato il punto d’incrocio -
descrivere il comignolo di fumo sul verde
ed il prato diseguale
con l’occhio inclito ai segni
variabili delle definizioni
e più alle equazioni non finite
che assemblano i coloriti ruscelli
e le vetrate ai vini pastello
che scorrevano nelle volute nostalgie
telegrafando - sui rosei segni -
maschili dissolvimenti
a chi forse se la donzelletta
s’intimidisce al video
e s’increspano sull’erba gli stagni
che occhio non vede (inclito)
alle diseguali tendenze
i rossi blu arancio viola
accesi tenui velati
e il fluire contento sulle disegnate
vesti
i bottoni, le tasche, le cadenze
l’alfabeto
l’alfabeto. .

3. L’idea
...spurio il segno nell’aria si perde
d’occasioni in occasioni tinge;
pietà non vive e l’impero giace
sulle frasche del carro (il fieno, il maggiolino)
svanisce sulla strada
la densa sapienza
ed occasioni innestano delicati dissolvimenti...
...s’appartavano ed ai tremuli candelabri
un vento lieve spirava d’autunno
non osando turbare le assecondanti atmosfere
nel pulviscolo nebbioso delle fragole
delle nespole etc...
ocra e un po’ tenue la terra
permetteva al ricordo d’innescare
sé su di sé
per diffondere (la calce) una definita sapienza
e frastagliata la caduta
sorda d’effetti
si fissava sulle rocce e sulle rosee
superfici dei corpi per disegnare
sugli assenti connettori
rassicuranti locomotive blu
stilizzate ed a segni forti:
l’erba e le mosche sfilavano
come vetri sulle finestre
ridondando di secche apoteosi:
il filosofo salta la staccionata
del recinto dei pascoli: erba
le idee non danneggia
i cortili sulle vesti lievi a scuola
e duplice nella caduta
l’effetto sordo:
in primo luogo a ritroso
e d’altronde in ogni direzione
pur tra ripetute immagini
ripetute per un desiderio
assente
ma fantastico
nelle vicinanze del mercato
del paese – I’agorà la festa delle luci
dei maggiolini dei volatili
delle cose che si assiepano
e si ricordano –
si ricordano per venderle:
altro itinerario v’era
al fluire...










da "POESIA ITALIANA DELLA CONTRADDIZIONE"
(L'avanguardia dei nostri anni
43 autori in una antologia
a cura di Franco Cavallo e Mario Lunetta
Newton Compton Editori, Roma, 1989










 


Se l’estremo attrito
svela l’assetto
mente assume.


Ragnatela di
radica non collima,
estorce dramma.


Sempre radente
l’eliminata rete
ai sospiri è.


Ispirazione
incrocia rivoli di
sembianze ebbre.


La notte vede
e dirime gli incroci
di sempre ora.


Evento estasi,
l’assuefatta speranza
vendica bronzi.

da "FRECCE E STELLE"
(Antologia di Haiku)
Le Impronte degli Uccelli, Roma, 2000

 


L’IMPERO DEI SENSI

Il mondo è una sacra sindone
dall’acciaio curvo
la corda del giocattolo trilla sul vuoto pavimento
sottostante al mondo è l’improprio
ed io l’assecondo come un vigliacco filosofo
ma a sera sveglio
l’inguine irride le paludi
dove le rane aspergono le rituali
cerimonie dal carattere dorato.
È l’impero dei sensi o l’ossessione del vuoto?
Ogni ridicolo sapere cozza sul crostone
plumbeo all’imbrunire delle civiltà
osseo sapere
dal pane abbrustolito e dal vin santo
e dall’orizzonte di cartapesta
dove i tuoi sorrisi bruciano la mia drammatica
armonia.

 

da "ALMANACCO ODRADEK 2003
di scritture antagoniste"
Odradek Edizioni, Roma, 2003
 

 


L’IO

Paludosa quiete
di occhi e storie
che anche gli occhi ignorano.
All’orizzonte scorre il treno della ragione.
Ansie corrotte
quiete d’io ad arte confezionato
scisso.
Forse è la sera del big-bang
eresie parallele
girini ossessionati
dal sapere nelle acque intorbidate
dall’ansia logica.
L’ardire copioso impasta
la saggezza il lirismo la carne
in un avvenire scritto
nel passato:
un imbecille gioco per i nostri eretici
occhi ossequiosi.

 

da "IO SONO IL TITOLO"
autoritratto in versi di poeti contemporanei
a cura di Sergio Zuccaro
Dedalus, 2004
 

 


 


 

"ALMANACCO ODRADEK 2006
di scritture antagoniste"
a cura di Mario Lunetta e Francesco Muzzioli
Odradek Edizioni, Roma, 2005
 

 


 

"ANTOLOGIA DELLA POESIA EROTICA
CONTEMPORANEA"
Ati Editore, Milano, 2006


Questa raccolta di poesia erotica contemporanea, vuole essere un contributo all'evolversi della scrittura poetica dell'eros. Le riviste da cui sono tratti i versi dei poeti, o da cui provengono i poeti, e i contributi ricevuti dai poeti del web, corrispondono al modo di sentire l'eros attuale. Metafore e crudezza ci conducono nei pensierì individuali, intimi nell'eros di carne e anima.

Questo libro, nato in collabarazione con ItaliaLibri.net, è stato prodotto grazie al contributo delle più importanti riviste di poesia italiane che, oltre a selezionare il materiale provenienti dai loro poeti, hanno convenuto di pubblicare, nella sezione Poesia da Internet, i lavori più significativi.


Pagine: 208
Prezzo: Euro 15
Isbn: 88-89456-00-
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"POESIA A COMIZIO"
a cura di Marcello Carlino, Francesco Muzzioli
Edizioni Empiria, Roma, 2008
 

 


 

"GLI ALBERI"
anatologia a cura di Anna Lauria
Ferrari Editore, Paludi (Cosenza), 2008
 

 


"L'AMORE È UN TOPO STRABICO"
antologia di racconti
 a cura di Mario Quattrucci
Robin Edizioni (Roma), 2010
 

 


LE ROSE E L’ASINO

Danzano le rose e l’asino
alla fonte dagli scrosci bianchi e schiumosi
tenero era l’astio che borbottava
nel granaio curvo e pigro;
l’irsuta origine del gesto
ripercorre le catene ondulate
dove i gesti smarriti nel rito
arpionano le antitesi nel pozzo muschioso
d’origine orientale.
Se le righe che sbarrano il testo
interpretano i ritmi
tace all’orizzonte il calcolo delle liane
smemoratezze mal considerate od
ignoti eventi che arpionano le antitesi
nelle grotte delle nostre arabescate coste.

 

"POESIA SENZA KUORE"
antologia di poesia
 a cura di Mario Lunetta
Robin Edizioni (Roma), 2010
 

 


 

"L'ISOLA DEI POETI"
I poeti dell'Isola Tiberina
2008-2010
a cura di Roberto Piperno e Francesca Farina
con la collaborazione di Filippo Bettini
hedrarte (Roma), 2011
 

 


 

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