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MOSTRE-MERCATO
DI MATERIALE FOTOGRAFICO USATO E D'EPOCA

 

 

 

6 aprile – 3 giugno 2007

Roma, Festival della fotografia

Dal 6 aprile al 3 giugno si svolgerà a Roma il Festival Internazionale della fotografia. Il tema di questa edizione, "Questione italiana. Indagine sulla fotografia contemporanea", si propone di esplorare i territori della fotografia contemporanea, analizzare prospettive, spazi e opportunità in un panorama di grandi cambiamenti. Il risultato è una sorta di "censimento della fotografia italiana contemporanea" che viene presentato nel corso di due mesi di programmazione che comprende 160 esposizioni, 30 produzioni e anteprime, tra cui 21 mostre collettive, oltre 500 fotografi partecipanti, circa 100 curatori, 90 location e decine di progetti speciali e proiezioni.

 


41' FOTOANTIQUARIA Mostra Mercato Nazionale di Fotocamere d'epoca
AREZZO - Piazza Grande - Logge Vasari


 

L'appuntamento con la prima edizione dl Photo & Digital Expo è dal 18 al 20 marzo 2006 presso la Fiera di Roma. Come da tradizione, nei padiglioni 9, 15 22, 23 e 24 aziende rappresentative del mondo dell'immagine, del video e della fotografia presenteranno le ultime novità a operatori professionali e appassionati. Accanto ai comparti tradizionali, sempre più rilievo avranno i settori legati alle nuove tecnologie digitali (informatica, telefonia mobile e alta definizione) che oggi costituiscono parte integrante del settore fotografico.


 


E' morto Henry Cartier-Bresson, maestro della fotografia

Parigi, 4 agosto 2004  (Adnkronos) -

E' morto oggi a Isle sur la Sorgue, nella regione di Vaucluse, nel sud della Francia Henry Cartier-Bresson, uno dei grandi maestri della fotografia. Aveva 95 anni. La notizia e' stata data da alcuni suoi amici.

Cartier-Bresson era nato il 22 agosto 1908 a Chanteloup, 30 chilometri ad est di Parigi, da una famiglia alto borghese. Aveva iniziato, giovanissimo, la sua carriera di artista come pittore, ma poi agli inizi degli anni Trenta scopre la passione per la fotografia che lo accompagnera' per tutta la vita. Nel 1931, a soli 23 anni, ritornato in Francia dopo un anno in Costa d'Avorio, Cartier-Bresson compra la sua prima Leica e parte per un viaggio che lo porta nel sud della Francia, in Spagna, in Italia e in Messico. ''L'avventuriero che e' in me si senti' obbligato a testimoniare con uno strumento piu' immediato di un pennello le ferite del mondo'', racconto' anni dopo.

Nel 1935 negli USA inizia a lavorare per il cinema con Paul Strand e tiene nel 1932 la sua prima mostra nella galleria Julien Levy. Tornato in Francia, continua per qualche tempo a lavorare nel cinema con Jean Renoir e Jaques Becker, ma nel 1933 un viaggio in Spagna gli offre l'occasione per realizzare le sue prime grandi fotografie di reportage. Ed e' soprattutto nel reportage che Cartier-Bresson mette in pratica tutta la sua abilita' e ha modo di applicare la sua filosofia del ''momento decisivo'', il saper cogliere l'attimo e immortalarlo per sempre.

Catturato nel 1940 dai tedeschi, dopo 35 mesi di prigionia e due tentate fughe, Bresson riesce a evadere dal campo e fa ritorno in Francia nel 1943, a Parigi, dove ne fotografa la liberazione. Qui entra a far parte dell'Mnpgd, un movimento clandestino che si occupa di organizzare l'assistenza per prigionieri di guerra evasi e ricercati. Finita la guerra ritorna al cinema e dirige il film ''Le Retour''. Nel 1947 al Museum of Modern Art di New York viene allestita, a sua insaputa, una mostra ''postuma'': si era infatti diffusa la notizia che fosse morto durante la guerra.

Nel 1947 insieme ai suoi amici Robert Capa, David ''Chim'' Seymour, George Rodger e William Vandivert fonda la Magnum Photos, la cooperativa di fotografi destinata a diventare la piu' importante agenzia fotografica del mondo. Bresson e' stato anche un grande ritrattista. Ha immortalato alcune delle piu' note figure del secolo scorso, da Marilyn Monroe a Che Guevara a Jean Paul Sartre. Dal 1988 il Centre National de la Photographie di Parigi ha istituito il Gran Premio Internazionale di Fotografia, intitolandolo a lui.

 


Festival Internazionale di Roma - FOTOGRAFIA


Franco FONTANA: Route 66

Fondazione Italiana per la Fotografia - Via Avogadro 4 - 10121 TORINO - tel. 011.546594

152 fotografie, d
al viaggio realizzato nel 2001, la mitica strada americana come la vedranno gli archeologi del futuro, un museo all'aperto fatto di baracche di legno, motel abbandonati, insegne, frigoriferi, bottiglie di coca cola che nessuno tocca... e' il mito della beat generation.


Mercoledì  2 Ottobre 2002 - fino al 20 novembre 2002

"ANTOLOGICA" di Luigi GHIRRI

Palazzo Poli - via Poli 54 (Fontana di Trevi)


Riccardo MONCALVO: Torino anni '30 '40

Fondazione Italiana per la Fotografia - Via Avogadro 4 - 10121 TORINO - tel. 011.546594

Nelle sale della Fondazione saranno esposte circa 180 fotografie in bianco e nero stampate dall'Autore per l'occasione, che faranno rivivere Torino tra il 1930 e il 1948. La documentazione completa della mostra e le fotografie per la stampa sono scaricabili dal sito della Fondazione: www.fif.arte2000.net

Il torinese Riccardo Moncalvo - classe 1915 - per la sua lunga e non ancora conclusa attività si è guadagnato un posto di tutto rispetto nelle storie della fotografia italiana; compagno di strada dei principali autori (da Gabinio a Bricarelli ed altri) che portarono la fotografia torinese dal tardo pittorialismo alla piena modernità Moncalvo eredita e vive in prima persona il fervore dei cambiamenti e il dramma della guerra, della dittatura e dell'ordine imposto. In assoluto, quello di Moncalvo sembra voler essere un omaggio alla memoria e al suo valore esistenziale. Un viaggio nel tempo che ci riporta l'immagine urbana di quella Torino, il paesaggio del Po e il particolare rapporto dei torinesi con il fiume, il mondo delle colonie aziendali per l'infanzia, le periferie ancora agresti, la religiosità, la moda, gli spettacoli, il tempo libero, e i protagonisti di un'epoca, la guerra e le devastazioni dei bombardamenti.


ROBERT DOISNEAU - Ses amis de Paris

Galleria Arteba, H. Grieshaber Piazza della Riforma 9 - 6900 LUGANO
Orari: martedì-venerdì: 14-18 sabato: 12-16 lunedì chiuso

Nasce in Francia a Gentilly - Val de Marne- nel 1912; dal 1925 al 1929 segue i corsi alla scuola di Estienne, dove ottiene un diploma d'incisore-litografo; l'anno seguente, nel 1931, lavora come assistente presso il fotografo André Vigneau; dal 1934 al 1939 come fotografo lavora all'interno dell'industria automobilistica Renault, creando numerose immagini pubblicitarie.
Nel 1939 diventa fotografo indipendente e da quello stesso anno nascono le strette collaborazioni con le agenzie fotografiche francesi, quali Alliance Photo e Rapho dove incontra Cartier Bresson, Karkel, Boucher o Maurice Baquet. Le sue immagini vengono regolarmente pubblicate sulle riviste francesi come "Vague", "Caractere", "Point de vue", "Regards", "Life", "Match", o "Le Point", ed esposte in mostre a lui dedicate, al Museo d` Arte Moderna di New York, di Parigi, di Tokyo, a Villa Medici a Roma, ed al Centre George Pompidou di Parigi.
L'attuale mostra comprende una cinquantina di ritratti di personaggi dell'arte e della cultura parigina che vanno dal 1940 agli anni 80. Le fotografie firmate e a tiratura limitata di due copie sono state commissionate dalla Galleria Arteba di Zurigo nel 1988, sotto la supervisione dello stesso Robert Doisneau: nell'occasione è stato stampato un catalogo con testo critico di Jean Le Petit. Doisneau entra nelle case di Georges Braque, di Jacques Prévert, di Orson Welles o nell'atelier di Alberto Giacometti, catturando e congelando i loro volti e i loro gesti nel quotidiano.


WILLIAM KLEIN - Parigi+Klein

Palazzo delle Esposizioni - via Nazionale, 194 - ROMA - tutti i giorni ore 10-21- chiuso il martedì - tel. 06.48941230 - ingresso € 7,75

Un nuovo progetto fotografico di William Klein dedicato interamente alla sua città d'adozione. La mostra, organizzata  in collaborazione con Contrasto, è presentata a Roma in eccezionale contemporanea con Parigi, dove verrà esposta alla Maison Européenne de la Photographie.
Nella tradizione delle città fotografate e raccontate da Klein - New York, già presentata come mostra al Palazzo delle Esposizioni, Roma, Mosca, Tokyo - ecco l'ultima tappa, finora inedita.

William Klein, americano di nascita, ha scelto di vivere a Parigi da oltre 50 anni perché ama questa città e in tutti questi anni non ha smesso di percorrere le sue strade, conoscerne o riconoscerne gli abitanti, sentirsi osservatore distaccato ma partecipe della sua vita. Ed ecco il frutto del suo lungo rapporto, fatto di fascinazione e passione, con Parigi: una nuova, sorprendente raccolta di immagini che racconta cinquant'anni di vita e di osservazione di uno dei più importanti fotografi del secolo.
La mostra, più di cento scatti tra colore e bianco e nero, come lo splendido libro che lo accompagna (edito da Contrasto), presenta immagini in grande formato che trascinano lo spettatore in un turbinio visivo intenso: come sempre, Klein sorprende e affascina.


CUBA 1960-2000 sogno e realtà

Fondazione Italiana per la Fotografia - Via Avogadro 4 - 10121 TORINO - tel. 011.546594

La Fondazione Italiana per la Fotografia, in collaborazione con la Fototeca di Cuba, presenta una panoramica della fotografia cubana degli ultimi quarant’anni. Le circa ottanta opere in mostra permettono di instaurare un confronto tra la fotografia documentale del periodo meno recente e la ricerca concettuale delle ultime generazioni, permettendo una visione globale dell’isola lontana da facili stereotipi. Gli anni della rivoluzione sono dominati da uno stile trionfalistico e da uno spirito epico, incarnati dalle immagini di Raul Corrales, Osvaldo Salas e Alberto Díaz Gutiérrez, meglio noto come Korda. Negli anni successivi le grandi imprese hanno lasciato spazio alla poetica e grandiosità del quotidiano di fotografi come José Alberto Figueroa, Liborio Noval e Roberto Salas. Dagli anni Ottanta in poi la fotografia, così come la cultura cubana, va sempre più uniformandosi al modo di vivere occidentale.


GIANNI BERENGO GARDIN - COPYRIGHT

E’ dalla prima metà degli anni 50 che Berengo Gardin «fa fotografie che raccontano gli uomini, le cose, i luoghi: la vita, insomma», come ha scritto Ferdinando Scianna, nel catalogo di presentazione (PelitiAssociati, 195 pagine, 110.000 lire, con testi di Scianna e Giovanna Calvenzi). La quotidianità, la gente comune, il lavoro, gli emarginati, i manicomi, gli zingari, le immense campagne dove l’uomo appare come un lontano puntino ma è in realtà il protagonista sono i temi che il  fotografo ha affrontato con rigore formale, impegno morale, sensibilità nelle 150 foto esposte.


ALFRED EISENSTAEDT - Fotografie 1927-1980

Cento tra le innumerevoli opere di Eisenstaedt sono esposte fino al 9 settembre al Museo di Roma in Trastevere, in piazza Sant’Egidio, per la mostra Alfred Eisenstaedt. Fotografie 1927-1980 organizzata dal Comune in collaborazione con Contrasto e Life Gallery. 
Aveva il raro dono di dimostrare - come aveva detto Doris O’Neil, per molto tempo art director di Life - che «le fotografie possono essere indimenticabili». Eisie (nonostante Alfred Eisenstaedt fosse un maestro e uno dei padri del fotogiornalismo, tutti lo chiamavano con quel nomignolo perché si faceva amare da tutti) non finiva mai di osservare e di stupirsi. Visse per 96 anni con l’entusiasmo di un bambino, recandosi tutti i giorni al grattacielo di Time-Life come se la sua carriera cominciasse allora. Aveva scattato, invece, più di un milione di foto.


LUIGI GHIRRI - ANTOLOGICA

Reggio Emilia, Chiostri di San Domenico - tel. 0522.454437 - 451722  - fax 0522.452349
L'esposizione di Reggio è un evento importante perché,
se sempre più in questi anni si è parlato di Ghirri e si è potuto ammirare le sue fotografie, mai come questa volta si è avuta l'opportunità di compiere un viaggio completo attraverso tutta la sua opera, dai primi scatti agli ultimi, e di comprenderne così il significato e il valore: ben 600 pezzi, selezionati da Massimo Mussini in collaborazione con Paola Bergonzoni Ghirri, provenienti dalla Fototeca della biblioteca Panizzi.


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